“Iniziare un nuovo cammino spaventa, ma dopo ogni passo che percorriamo, ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi”.  (R. Benigni)

Stimate Concittadine e stimati Concittadini, care amiche e cari amici,

due Consiglieri federali che dimissionano, riforme fondamentali per il Paese che giungono al voto finale e tanta voglia di guardare oltre la gestione politica quotidiana. Si sono di recente chiuse tre settimane stimolanti di sessione autunnale delle Camere federali, grato in ogni istante a chi mi ha eletto e a chi mi sostiene in questa privilegiata carica.

I cambiamenti…

La partenza, per fine anno, della Consigliera federale Doris Leuthard chiuderà un ciclo della storia politica recente. La signora Leuthard – Doris – è stata la figura forte del Consiglio federale negli ultimi 10 anni. Donna intelligente e decisa, sempre con stile, grande conoscitrice dei dossier e continuamente alla ricerca di soluzioni capaci di trovare consenso negli ambienti politici e in votazione popolare. Un carisma fuori dal comune e un modus operandi essenza dell’azione politica PPD: consistenza e pragmatismo, con modi popolari e democratici. Grazie Doris, la Svizzera ha bisogno di profili umani e politici come il tuo! Insieme a lei, lascerà anche il Consigliere federale Johann Schneider-Ammann, una figura da conoscere sul campo, non spettacolare, ma sempre alla ricerca del dialogo e di soluzioni pragmatiche, disponibile e capace di dare equilibrio al complesso tessuto economico nazionale.

Sono già partite dietro le quinte le grandi manovre. Le prime vere decisioni arriveranno a metà novembre. L’elezione sarà il 5 dicembre. In casa PLR i giochi sembrano purtroppo già fatti. In casa PPD le/i papabili valide/i sono almeno tre o quattro, motivo per cui la selezione sarà ardua ma stimolante. Fondamentale è una persona capace, determinata, aperta al compromesso e attenta alla pluralità svizzera!

La Realpolitik…

La sessione è stata contraddistinta dal complesso esercizio di chiusura della Riforma fiscale delle imprese. Una riforma necessaria per mantenere competitiva la Svizzera e offrire un quadro fiscale moderno. Con l’obiettivo di generare equilibrio e sostanza, le Camere hanno colto l’occasione per bilanciare le modifiche fiscali con versamenti straordinari a favore dell’AVS, un fondo che necessita al più presto di maggiori risorse. Con questo esercizio si realizzano due importanti progetti in maniera simmetrica. Lanciato il referendum è altamente probabile che l’ultima parola spetterà al Popolo; personalmente, cosciente che l’esercizio non è perfetto, ritengo primario l’impatto finale globalmente positivo in due dossier bloccati da troppo tempo.

Da parte mia sono stato ripetutamente chiamato alla tribuna quale relatore della Commissione delle istituzioni politiche e quale portavoce del Gruppo PPD. Mi sono opposto con successo a una serie di atti parlamentari tendenti a bloccare le sperimentazioni di voto elettronico in corso in molti cantoni. I sistemi per divenire preformanti e sicuri vanno dunque testati e arrestare tutto genera solo false illusioni. Nell’ambito di una revisione della Legge sugli stranieri ho difeso con successo modifiche atte a migliorare gli strumenti operativi a disposizione delle Polizie comunali (banche dati sulla migrazione), nonché norme chiare per il ritiro dello statuto di rifugiato a chi, protetto nel nostro Paese, rientra incomprensibilmente nello Stato da cui è fuggito. 

Lo sguardo al domani…

Guardando al futuro, cosciente che non sono progetti realizzabili nell’immediato, ma per cui bisogna costruire le condizioni quadro necessarie:

  • Ho chiesto al Consiglio federale di valutare la possibilità di creare presso i valichi stradali nazionali di Chiasso/Brogeda e Stabio/Gaggiolo una corsia preferenziale per chi pratica il car pooling e il car sharing. Incentivare la condivisione dell’auto per i pendolari che quotidianamente intasano il Sottoceneri rappresenta una misura utile al decongestionamento; un progetto simile è stato lanciato in Romandia. Chiaramente non è attuabile domattina, ma occorre pensare alle condizioni quadro pratiche per stimolare un utilizzo condiviso dell’auto.
     
  • Ho invitato il Dipartimento degli Affari esteri a valutare la possibilità e l’opportunità di discutere con l’Italia il passaggio del territorio di Campione d’Italia alla Svizzera. L’attuale crisi economica e istituzionale genera un importante danno alla popolazione locale, ma anche alla Svizzera. Oggi Campione è sulla carta Italia, ma di fatto nella quotidianità Svizzera. Gli attuali accordi sono tuttavia molto intricati e fragili. Bisogna avere il coraggio di guardare al futuro e pensare a tutti gli scenari possibili: questo fazzoletto di terra potrebbe essere reso svizzero, senza generare oneri particolari e cancellare il passato, ma applicando finalmente leggi e regole di gestione elvetiche.
     
  • Ho interpellato il Consiglio federale affinché si valuti criticamente l’approccio delle autorità inquirenti e di polizia federali nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata di origine mafiosa che, a mio giudizio, e secondo esperti competenti in materia, va rivisto. La centralizzazione verso Berna di tutte le forze negli ultimi anni nuoce fortemente a chi opera sul terreno, motivo per cui occorre avere la forza di tornare a decentralizzare e lavorare di prossimità. Meno funzionari a Berna, più inquirenti in Ticino.

Come Presidente della Deputazione ticinese alle Camere federali ho curato infine due incontri strategici di lavoro con i Consiglieri federali Ignazio Cassis e Johann Schneider-Ammann dove abbiamo ribadito chiaramente la nostra contrarietà a un alleggerimento delle misure di accompagnamento alla libera circolazione. Il livello di protezione odierno è frutto di un decennio di lotte politiche, ogni riforma deve almeno mantenere quanto raggiunto fino ad oggi. Dal Ministro dell’economia abbiamo in aggiunta ricevuto conferma, dopo insistente lobbying, che il centro Agroscope di Cadenazzo, importante struttura di ricerca federale, sarà mantenuto. Una vittoria!

Viva la Svizzera e viva il Ticino! Grazie per il sostegno e la vicinanza.

Newsletter, 17.10.2018