All’apparenza e secondo le perizie mediche l’assicurato lamentava problemi alle spalle e alle ginocchia ed era in cura psichiatrica. L’osservazione nascosta ha permesso di appurare invece che questa persona giocava regolarmente a golf ad alto livello, era campione del suo club e aveva una vita sociale attiva. Ecco l’essenza di una sentenza del Tribunale federale del 2 novembre 2015 che ha permesso di smascherare un crasso abuso nelle assicurazioni sociali. Solo negli ultimi cinque anni le sentenze simili sono state parecchie decine.
L’osservazione nascosta è da tempo l’ultima ratio e ha effetti positivi. Fino ad oggi le basi legali per compierla sono state carenti e per questo il Parlamento ha deciso di elaborare un nuovo testo legislativo per fare chiarezza e regolamentare l’attività. Contro la nuova Legge è stato lanciato un referendum. Si voterà il 25 novembre: un SI è necessario per inquadrare l’osservazione e tutelare chi è realmente nel bisogno!Nei tempi recenti, pressappoco 3’700 casi sospetti per anno hanno portato a circa 350 osservazioni e alla correzione, rispettivamente lo stralcio, di quasi 250 falsi beneficiari. Situazioni eccezionali ed estreme, ma pesanti abusi. Globalmente un risparmio di 80 milioni di franchi all’anno. Non sono briciole.
La frode alle assicurazioni sociali mina la fiducia nel sistema e ruba mezzi finanziari della comunità. Gli assicuratori hanno l’obbligo di accertare l’uso corretto delle risorse. Inoltre una lotta efficace contro l’abuso ha un effetto preventivo e dissuasivo sui potenziali truffatori.
La campagna condotta dai contrari è fuorviante e ricca di notizie false. Non si tratta di una sorveglianza di massa e l’utilizzo delle nuove tecnologie è giustamente limitato. Non è un’attività di polizia.
Di fronte a casi fondati una misura di sorveglianza è solo l’ultimo strumento possibile per smascherare l’abuso. L’assicurazione invalidità, la Suva e gli assicuratori infortuni privati avranno il diritto di sorvegliare una persona solo in caso di un sospetto fondato su indizi concreti, solo se tutte le altre misure di verifica si sono rivelate vane o sproporzionate e la sorveglianza dovrà essere approvata da un membro di direzione. Queste tre condizioni dovranno essere sempre soddisfatte cumulativamente per ogni singolo caso. I mezzi autorizzati sono definiti in modo molto preciso. Sono possibili registrazioni audio e video solo in luoghi accessibile al pubblico o in un luogo liberamente visibile da un luogo accessibile al pubblico. Ad esempio nel tram o in un centro commerciale (non in casa!). L’osservazione potrà essere svolta per al massimo trenta giorni nell’arco di sei mesi. Per l’utilizzo di strumenti tecnici come i tracker GPS sarà necessaria un’autorizzazione del giudice. I droni sono vietati.
Le condizioni sono quindi molto restrittive. Il progetto di legge crea una chiara base legale. La comprovata lotta agli abusi va portata avanti. Le frodi alle assicurazioni sociali danneggiano i più deboli, fermiamoli: votiamo SI il prossimo 25 novembre.

Opinione pubblicata, su La Regione, 12.11.2018