Care amiche e cari amici,
mi piace essere schietto. Il viaggio di rientro oggi pomeriggio da Berna, dopo una due giorni di seduta di Commissione delle istituzioni politiche, rischia di essere uno degli ultimi. Uno dei nostri due seggi in Consiglio nazionale è infatti fortemente a rischio. Ci vuole una prestazione maiuscola, eccezionale, per uscire vincenti il 18 ottobre prossimo, riconfermando Filippo agli Stati e i due seggi al Nazionale.Io ci sono, con la massima motivazione e determinazione. Questa lista mi piace! Grazie a tutti coloro i quali hanno lavorato dietro le quinte e grazie – con grande ammirazione – a chi ha deciso di mettersi a disposizione in questo non facile momento. Straordinaria è poi la doppia lista di Generazione Giovani. Tutti insieme possiamo farcela, anzi dobbiamo farcela. Non ci sono alternative. Sento nel Partito una voglia di reagire al risultato di aprile, di lottare per ogni singola scheda (non bastano più i voti personali), di realizzare un risultato fondamentale per il Partito.
Senza presunzione e con grande convinzione dico che il Ticino ha bisogno di due PPD in Consiglio Nazionale. Perché? Perché in questi quattro anni in Consiglio nazionale, novello con Fabio, abbiamo (permettetemi il plurale, siamo una squadra) lavorato duro, ottenendo risultati concreti e cercando sempre di mostrare al Cantone i risvolti della nostra attività. Ci siamo fin da subito rimboccati le maniche e ci siamo messi in gioco nei lavori parlamentari. Non ci siamo nascosti, non abbiamo solo fatto qualche sparata. A parlare sono i fatti, abbiamo lavorato sui dossier.
Quale membro della Commissione delle istituzioni politiche e da metà legislatura anche di quella della sicurezza mi sono confrontato con tematiche complesse, che presentano anche una forte rilevanza per il Ticino. I pochi minuti che ho questa sera a disposizione non mi permettono un bilancio esaustivo della mia attività parlamentare. Mi piace però ricordare:
• Nella commissione della sicurezza, l’approvazione da parte di entrambe le Camere della mia mozione per l’aumento dell’effettivo delle Guardie di Confine (l’avevo tra l’altro promesso la scorsa campagna elettorale).
• Nella commissione delle istituzioni politiche, ho preso attivamente parte alle discussioni sulla riforma del sistema dell’asilo e mi sono battuto a favore del plurilinguismo nell’Amministrazione federale e in generale in Svizzera. In questo ambito ho assunto con orgoglio e soddisfazione la Presidenza del Gruppo latino del PPD alle Camere; un contesto privilegiato per veicolare messaggi importanti per il Ticino.
• In materia di politica familiare, l’impegno al fronte nelle diverse votazioni su questo importante tema, nonché l’accettazione della mia iniziativa parlamentare per un congedo a favore delle famiglie che adottano bambini in tenerissima età.
Pensando infine alle fondamenta del nostro Partito, ai nostri valori – che ritengo essere i medesimi fondanti la nostra Svizzera – ricordo l’impegno a favore della tutela della vita e quello a favore delle nostre tradizioni.
Quattro anni volano e ora tocca agli elettori confermarci il mandato. Non faccio politica per piacere a tutti, ma per lavorare per il bene della Svizzera. Sono sicuro che su alcuni temi specifici, la vostra opinione diverga dalla mia. È normale, è la nostra democrazia, la nostra libertà, non siamo dogmatici, la pluralità arricchisce. Sono i valori comuni che ci uniscono.
Sono a disposizione per un ulteriore mandato, per continuare il lavoro iniziato. Con quattro anni di esperienza sulle spalle, sono determinato a battermi per una Svizzera capace, in maniera sovrana, di garantire il meglio ai propri cittadini, in un contesto internazionale disastroso. La burrasca economica, sociale, e ora di sicurezza, attorno a noi è molto preoccupante. Abbiamo i mezzi per continuare il percorso del successo svizzero, abbiamo un sistema democratico straordinario, ci vogliono forse un pizzico di coraggio e autostima in più. Siamo troppo spesso remissivi e questo va cambiato.
Se penso poi al Ticino, smettiamola di lamentarci e impegniamoci al fronte. Siamo un Cantone con problemi particolari, in taluni settori anche acuti. Ma siamo un Cantone con pari dignità degli altri. Chiediamo argomentando, costruiamo alleanze, lavoriamo al fronte, solo così potremo ottenere risultati. La soluzione a tante problematiche è nelle nostre mani. Possiamo gestirle e risolverle da soli, siamo onesti con noi stessi. Troppo facile incolpare sempre Berna.
Concludo, esortandovi a fare tutto quanto possibile per fare vincere il PPD il prossimo mese di ottobre. Ognuno si chieda cosa può fare, il lavoro non manca. Smettiamola con la frase “il PPD dovrebbe…”. Siamo noi il PPD, dobbiamo fare noi! Agiamo! Vi ringrazio quindi per tutto quanto farete, io sono con voi e sempre raggiungibile. Usciamo da questa sala e mostriamo di cosa siamo capaci, fuori l’orgoglio e la motivazione, i due seggi sono nelle nostre mani! Amo il Ticino, amo il mio Paese e credo nel nostro Partito. Grazie per l’attenzione e il sostegno che mi vorrete tributare!

Intervento Comitato cantonale PPD Ticino – proclamazione lista CN 2015, Rivera 30.06.2015