“Da bambino guardavo il sindaco con ammirazione e pensare che oggi sono in lista per questa carica mi fa venire alcuni brividi lungo la schiena”. È con queste parole che Marco Romano ha preso la parola durante la conferenza stampa di mercoledì a Mendrisio. Romano, 35 anni, sposato con Maura e papà di Emma; laureato in scienze politiche e sociali, direttore della Fondazione Fidinam; dal 2016 municipale di Mendrisio, capodicastero Economia e Aziende Industriali; dal 2004 al 2016 consigliere comunale, già capogruppo; dal 2011 consigliere nazionale, membro della Commissione delle istituzioni politiche e di quella di redazione; presidente della deputazione ticinese alle Camere federali e del Gruppo latino del PPD svizzero; presidente dell’Interprofessione della vite e dei vini svizzeri; membro del Comitato direttivo del Servizio Autoambulanza del Mendrisotto e membro del Consiglio di Fondazione Provvida Madre di Balerna.
Francesca Luisoni, vicepresidente sezionale, ha presentato il candidato PPD concludendo: “Politico affermato, che ha a cuore Mendrisio, perché è il centro dei suoi interessi”. Al momento ufficiale era presente pure Carlo Croci. Quest’ultimo ha condiviso un ricordo di 24 anni fa e lo ha attualizzato citando proprio il suo predecessore, l’avv. Pierluigi Rossi: “Sono onorato che nelle fila del PPD Marco Romano si è candidato a sindaco e sono pure felice di essere stato il primo proponente!”. Prima di lasciar parlare Romano è intervenuto anche Gianluca Padlina, capogruppo in Consiglio comunale e sul tema della campagna elettorale ha affermato che il programma del Partito popolare democratico è lo stesso dal 2016, è stato migliorato, ma non lo abbiamo cambiato. “Il sindaco deve portare avanti un lavoro, non fare mirabolanti promesse. Presentando Marco Romano posso dire che è il migliore candidato possibile: vive la politica, ha a cuore Mendrisio e ha le qualità per guidarla”. Parola poi al diretto interessato. Romano ha spiegato: “non ho un programma perché Marco Romano da solo non può fare nulla. Il sindaco è 1 su 7. Non c’è una scuola per affrontare questa carica, bisogna avere la voglia di lavorare con il gremio lasciando da parte i personalismi. Sono dispiaciuto dal fatto che più volte mi trovo a difendere il mio ruolo di consigliere nazionale; ma forse i più non vedono questa come un’opportunità ed esaltano gli aspetti negativi: essere a Berna in qualità di sindaco può solo essere un vantaggio per far capire che il Ticino non finisce a Lugano… Io costruisco tutto da Mendrisio e per Mendrisio! Detto ciò Romano ha esposto i 5 temi della sua campagna perché “la realtà impone di preparare qualcosa”. 1.Una Città che preserva l’identità dei 10 quartieri e conferma in ogni ambito – servizi, scuola, socialità, sicurezza, trasporti la prossimità del cittadino (nessun accentramento, creare spazi di svago/incontro in ogni quartiere e consolidare le Commissioni). 2. Una Città, fiscalmente attrattiva con una socialità mirata di alto livello, che si mantiene finanziariamente solida e si conferma polo urbano rilevante del Cantone (mantenere il moltiplicatore, consolidare la percezione di Mendrisio come città del Ticino, incentivare le attività economiche). 3. Una Città che costruisce la mobilità del futuro in un territorio risorsa fondamentale da preservare e recuperare (rendere la stazione di Mendrisio fulcro della mobilità regionale, accelerare il completamento a sud di Alptransit, recuperare e valorizzare gli spazi lungo il Laveggio e promuovere i due Monti quali polmoni verdi). 4. Una Città con un carattere umano/sociale, dove l’associazionismo e il volontariato sono elementi da conservare. 5. Una Città che, digitalizza l’amministrazione, valorizza il personale, garantisce servizi moderni ed efficienti e realizza progetti di valenza regionale. Romano ha concluso il suo intervento: “Non voglio dire cosa voglio e cosa faccio, ma come intendo farIo con gli altri. Indipendentemente dalla votazione sarà importante poi vedere che cosa succederà durante la prima seduta di Municipio. Voglio metterci quanto di meglio posso fare, insieme ai miei colleghi”.

Articolo pubblicato su L’informatore – Settimanale del Mendrisiotto e Basso Ceresio – 20.04.2018