“La famiglia è il luogo in cui le menti entrano in contatto l’una con l’altra”  (cit. Buddha)

Gentili signore ed egregi signori,
care amiche e cari amici,

chi la dura, la vince…nel dicembre 2013 depositai un’iniziativa parlamentare per introdurre nel sistema delle assicurazioni sociali il diritto a un congedo per le famiglie che adottano un bambino al di sotto dei quattro anni. A distanza di otto anni, il 1° ottobre 2021, la proposta è finalmente diventata una legge approvata delle due Camere del Parlamento. Un congedo pagato di due settimane per tutte le famiglie che intraprendono questo encomiabile impegno di responsabilità e solidarietà, che necessita tempo, coraggio e risorse è diventato realtà! La soddisfazione è grande e fino all’ultimo è stato necessario lavorare per avere una maggioranza.

La sessione autunnale appena conclusasi mi ha anche visto attivo, quale membro della Commissione dei trasporti, nella veste di relatore (clicca per vedere il video) di Gruppo su di un progetto futuristico denominato “Cargo sous terrain”. Il progetto prevede di collegare nell’Altopiano siti di produzione e logistica con i centri urbani tramite gallerie sotterranee. In superficie, il trasporto finale delle merci di piccole dimensioni avverrà con veicoli ecologici contribuendo così a ridurre il traffico e il rumore. Le Camere federali hanno definito il quadro giuridico entro il quale potrà essere realizzato e poi messo in esercizio questo sistema logistico nel rispetto dei diritti dei privati, della tutela ambientale-territoriale e in un’ottica di coordinamento sovracantonale.

In materia di sicurezza interna, rispondendo a una mia interpellanza in giugno, il Consiglio federale ha finalmente ammesso che “dalle informazioni scambiate con partner esteri si è evinto che negli ultimi decenni la presenza e le attività delle organizzazioni di stampo mafioso in Svizzera sono state sottovalutate”. Un’affermazione molto preoccupante che mi ha portato ad intensificare i contatti con specialisti del settore, anche a livello internazionale. Da qui nasce un nuovo postulato che chiede di ottimizzare il sistema per rafforzare lo scambio proattivo e diretto di informazioni essenziali a rilevare tempestivamente attività riconducili alla criminalità organizzata internazionale, soprattutto di stampo mafioso. L’esperienza dell’Italia dimostra come il radicamento nel territorio – nel tessuto economico e sociale – necessiti di un approccio di sistema utile ad analizzare a livello locale e preventivamente attività economiche e finanziare con un potenziale collegamento alle mafie (creazioni di società, attività immobiliari, gastronomia, commerci, ecc.). La Svizzera deve cambiare ritmo su questo fronte, prima che sia troppo tardi!

Nelle tre settimane di lavori abbiamo preso decisioni molto rilevanti per la Svizzera italiana. Penso ai Canoni d’acqua che saranno mantenuti al valore attuale generando introiti milionari per il Ticino, soprattutto nelle regioni di montagna. Con una domanda e alcuni incontri diretti ho chiesto al Consiglio federale di risolvere il problema dei camion incolonnati in autostrada a Chiasso-Brogeda che troppo spesso generano disagi e pericolosi incidenti; già da ottobre le procedure doganali saranno adattate per mitigare il fenomeno.

Nel frattempo, siamo ormai a metà legislatura. Molto è ancora condizionato dalla pandemia, ma la Svizzera sta mostrando un’ottima ripresa. Le misure messe in campo sono notevoli (mai perfette, ma comunque performanti), il dibattito è vivo e le Istituzioni funzionano; in quest’ottica il 28 novembre è essenziale un SI alla Legge Covid (casi di rigore, disoccupazione, custodia di bambini complementare alla famiglia, operatori culturali, eventi) contestata da un referendum che, mescolando abilmente e ideologicamente varie tematiche, rischia di gettare al vento il grande pragmatismo mostrato fino ad oggi.

Maggiori informazioni sulla mia attività durante la sessione sul sito del Parlamento e su questo sito.

Grazie per l’attenzione, con riconoscenza.

Marco Romano