Le cose migliori si ottengono solo con il massimo della passione” (cit. Goethe)

Gentili Signore ed egregi Signori,
care Amiche e cari Amici,

il 18 giugno scorso si è chiusa la sessione estiva delle Camere federali. Il fulcro dei lavori parlamentari è stato il progetto di stabilizzazione dell’AVS con l’obiettivo di evitare un disastro finanziario a carico delle future generazioni. L’aumento dell’età di riferimento per le donne necessita di misure di compensazione solide (specialmente per i bassi redditi) e non di un approccio esclusivamente ideologico. Siamo lontani dal traguardo, tra le Camere sono ancora necessari correttivi utili a trovare una maggioranza parlamentare e poi popolare.

Accese sono state anche le discussioni sulle relazioni con l’UE dopo la recente cessazione delle trattative sull’Accordo Quadro. Finalmente è giunta una decisione solida (e lungimirante) del Consiglio federale. Le richieste e l’atteggiamento dell’UE rendevano impossibile un accordo che garantisse il rispetto della nostra sovranità, delle nostre istituzioni e della protezione delle nostre condizioni socioeconomiche (salari, stato sociale). Le differenze erano insormontabili ed è stato corretto non cedere. La Svizzera deve esigere discussioni/soluzioni che rispettino le palesi differenze tra la democratica e federalista Confederazione e la tecnocratica e centralista Bruxelles. La Svizzera ha tutti gli strumenti per gestire la fase di incertezza presente, rapporti costruttivi sono nell’interesse di entrambe le parti.

Nelle tre settimane di lavori, il Consiglio nazionale ha approvato un mio postulato per un Piano nazionale sull’educazione ambientale che avrà come scopo quello di armonizzare e impiegare con maggiore efficacia le grandi risorse pubbliche e private oggi messe in campo. Piuttosto che grandi proclami, lavoriamo con le nuove generazioni per rafforzare il rispetto per l’ambiente e l’uso parsimonioso e cosciente delle risorse.

Il Consiglio nazionale ha poi detto SI all’iniziativa cantonale ticinese “Strade più sicure” che ho difeso come relatore della Commissione dei trasporti. La legislazione stradale sarà modificata obbligando tutti i camion a dotarsi di moderni sistemi di frenata e controllo della guida per evitare incidenti drammatici come quelli vissuti sull’autostrada ad Ambrì nel recente passato.

Sempre sensibile alla tematica della sicurezza interna ho inoltrato due atti parlamentari per sollecitare le autorità federali ad agire con maggiore intensità in materia di lotta alla criminalità di stampo mafioso e alla cibercriminalità. Quale relatore della Commissione delle istituzioni politiche, che presiederò per due anni a partire da ottobre, ho ottenuto una chiara maggioranza a favore di una mozione che spinge il Governo a migliorare ulteriormente le basi legali per l’espulsione di stranieri criminali, soprattutto nel quadro del “turismo della criminalità” fenomeno ben noto in Ticino.

Su questo sito e su quello del Parlamento trovate ulteriori elementi.

Le recenti decisioni del Consiglio federale e lo sviluppo della pandemia nel nostro Paese sono presagio di un’estate dove tornare con forza a vivere la nostra normalità: mai priva di difficoltà, ma comunque libera da limitazioni imposte dalle Autorità. La pandemia a livello globale non ci mollerà facilmente e, memori della primavera 2020, è fondamentale che i vari uffici federali siano pronti a tenere in considerazione vari scenari che ho raccolto in un’interpellanza: “Vaccinata la Svizzera, la pandemia non sarà finita: basi legali, misure e strumenti per la gestione dei flussi di persone da e verso la Svizzera”.

Con stima e gratitudine, buona estate!