Stimate Concittadine e stimati Concittadini,
Care Amiche e cari Amici,

Finalmente di nuovo a Palazzo federale. Si è conclusa la sessione autunnale delle Camere federali. Contornati da separazioni in plexiglas – in formato “acquario” – attenti alle regole di protezione per evitare che un intero gruppo parlamentare finisse in quarantena, il Parlamento è tornato a sedere a casa propria, dopo due sessioni forzate extra muros.

Tre settimane a grande intensità, con parecchie sedute serali e riunioni all’alba, per recuperare il lavoro rallentato in pieno picco pandemico. Il ritmo serrato ha permesso di trattare nelle due Camere, con procedura d’urgenza, la Legge Covid-19 che traspone nel diritto ordinario le principali decisioni prese autonomamente dal Consiglio federale nella fase acuta della crisi. Una Legge chiave per gestire i prossimi mesi ricchi di grandissima incertezza. Con soddisfazione il Centro è riuscito ad inserire le basi legali per sostenere economicamente quei settori economici, tante PMI e liberi professionisti, che ancora oggi vedono fortemente limitata la propria attività a causa delle limitazioni imposte per evitare la propagazione del virus.

Il 23 settembre, il Consiglio nazionale con 123 voti contro 70 e 1 astenuto ha approvato la mia proposta di introdurre un congedo a favore delle famiglie che intraprendono l’onerosa e lodevole scelta di adottare figli. Due settimane di congedo di adozione pagate per accogliere nel nucleo familiare creature dalla nascita ai quattro anni. Un piccolo gesto concreto per il quale da anni ho dedicato energia e argomenti per costruire una maggioranza. Ora la palla passa al Consiglio degli Stati, resto ottimista, una maggioranza è possibile.

Quale vicepresidente della Commissione delle istituzioni politiche mi rallegro che dopo quattro anni di lavoro commissionale molto tecnico abbiamo portato in votazione finale la nuova Legge federale per la protezione dei dati. Un costrutto moderno che riprende gli standard internazionali e garantisce la giusta protezione alla sfera privata.

Quale membro della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni sono intervenuto nel dibattito che ha visto la chiara approvazione dell’introduzione della vignetta elettronica per le strade nazionali dal 2022. Finalmente – con il giusto principio “una targa-una vignetta” – sono finiti i tempi del grattare il parabrezza. Si potrà pagare online tramite un’apposita App; la vignetta autocollante resterà quale alternativa per i meno digitali.

La pandemia ha avuto perlomeno un risvolto positivo. Le forme di lavoro a domicilio hanno subito un’accelerazione incredibile. L’Amministrazione federale deve giocare un ruolo esemplare; il tutto anche a beneficio di chi risiede nelle regioni periferiche. Con una mozione chiedo al Consiglio federale di adattare e uniformare il quadro legislativo globale relativo alle forme di lavoro mobile riconoscendo il telelavoro come un diritto del lavoratore e non come una possibilità. Sempre in questo ambito, a favore di una maggior presenza di italofoni, ho proposto un progetto pilota di spazi di co-working in Ticino a favore di funzionari federali per ridurre gli spostamenti e migliorare la conciliabilità lavoro-famiglia.

Insieme al movimento giovanile del PPD, Generazione Giovani, sono tornato alla carica con una mozione in difesa degli studenti. Le FFS devono concedere una facilitazione di prezzo per l’abbonamento generale fino al termine degli studi, senza la ferrea regola del compimento dei 25 anni. Le capacità economiche dello studente mutano infatti realmente soltanto al termine degli studi.

I temi trattati sono stati molteplici. La sessione genera numerosi incontri e riunioni, discussioni e scambi di informazioni, su temi di carattere nazionale/internazionale, nonché problematiche puntuali della nostra regione. La pluralità di opinioni arricchisce, il dibattito stimola e nel rispetto della persona e delle regole si costruiscono maggioranze che coniugano i vari interessi presenti. Rifiuto la politica degli slogan, cerco il dialogo e credo nei compromessi, elemento fondamentale di una Svizzera vincente, capace di andare avanti con decisioni concrete nel rispetto di tutte le opinioni.

Ringrazio chi mi segue e trasmette stimoli, commenti e critiche. L’attività mi onora e l’impegno appassiona. W la Svizzera, W il Ticino!

Con stima e gratitudine,

Marco Romano – 29.09.2020