Votazioni popolari del 5 giugno, nove oggetti, tematiche tanto diverse tra di loro. Penso si possa oggettivamente affermare, anche per il cittadino più attento e interessato, che un tale numero di oggetti in votazione abbia reso impossibile un dibattito approfondito e completo su tutto quanto sottoposto al voto. La democrazia diretta ha le sue regole, ma deve essere possibile una migliore ripartizione degli oggetti sulle quattro date fisse annuali. Sono ad esempio scorsi chilometri di inchiostro “sull’asilo” e sulla “tassa di collegamento”, temi certamente importanti nell’attualità del Paese. È tuttavia restato in secondo piano un tema di società, con importanti risvolti etici e medici sulle prossime generazioni, come la modifica della legge sulla medicina riproduttiva e l’ingegneria genetica in ambito umano. Politici, partiti e media, tutti responsabili, dovrebbero chinarsi su queste evidenti distorsioni.Nel complesso il Popolo ha nella maggioranza dei casi confermato quanto proposto dai rispettivi Governi e Parlamenti federale e cantonale. Un segnale positivo. Due considerazioni specifiche sugli oggetti federali. L’approvazione della riforma della Legge sull’asilo, oggetto che mi sta particolarmente a cuore avendo contribuito fortemente alla ricerca di soluzioni pragmatiche, non pone la Svizzera al sicuro nella gestione della sempre più probabile crisi migratoria dei prossimi mesi (la crescita degli arrivi è marcata). Nel corso dell’estate l’UDC alzerà quindi i toni evidenziando tutto quanto non funziona. Fenomeno conosciuto, è l’UDC. Ricordiamo tuttavia ogni volta che la Svizzera può gestire la problematica, cercando di farlo sempre al meglio, ma non risolverla da un giorno all’altro. Il Popolo ha dato poi il proprio consenso all’introduzione della Diagnosi preimpianto a tutte le coppie che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita. La maggioranza è chiara, società e medicina evolvono. Personalmente continuo a nutrire forte scetticismo da un punto di vista etico e umano, cosi come nella comunità scientifica emerge lentamente che tali manipolazioni degli embrioni potrebbero a lungo termine presentare problemi per la salute dei nascituri. Storia futura. Fondamentale mi pare ora vegliare sul sistema (un business che muove milioni) ed evitare ogni ulteriore passo eugenetico (“bambini salvatori”, DPI per la determinazione del sesso o di altre caratteristiche secondo il modello “bambino su misura”).
Tornando all’attualità, mi piace chiudere questa settimana e questo mio contributo sottolineando due decisioni del Consiglio federale in merito a mie proposte nella forma di mozioni. Non tanto per smania di promuovere la mia attività, ma per evidenziare che – malgrado il continuo e sterile lamentarsi dei soliti noti – il lavoro concreto e pragmatico trova riscontri positivi nell’Amministrazione e nel Governo federale. Con l’accettazione della prima, il Governo è pronto a creare la base legale per consentire alla Polizia federale di sorvegliare in maniera discreta le persone che intraprendono viaggi a fini terroristici. Solo sorvegliando e controllando si previene e si contrasta realmente. Con la seconda, il Consiglio federale ha fatto propria la proposta di garantire un posto permanente al Ticino nella Conferenza degli acquisti della Confederazione, il gremio strategico per l’acquisizione di beni e servizi. Notizie positive, che evidentemente ricevono pochissima attenzione mediatica.

Editoriale pubblicato su Popolo e Libertà, 10 giugno 2016